martedì 10 gennaio 2012

Sogno

      Ride ancora il tuo corpo all'acuta carezza
       della mano o dell'aria, e ritrova nell'aria
     qualche volta altri corpi? Ne ritornano tanti
da un tremore del sangue, da un nulla. Anche il corpo
  che si stese al tuo fianco, ti ricerca nel nulla.

     Era un gioco leggero pensare che un giorno
             la carezza dell'aria sarebbe riemersa
       improvviso ricordo nel nulla. Il tuo corpo
       si sarebbe svegliato un mattino, amoroso
      del suo stesso tepore, sotto l'alba deserta.
           Un acuto ricordo ti avrebbe percorsa
       e un acuto sorriso.Quell'alba non torna?

     Si sarebbe premuta al tuo corpo nell'aria
     quella fresca carezza, nell'intimo sangue,
       e tu avresti saputo che il tiepido istante
     rispondeva nell'alba a un tremore diverso,
        un tremore dal nulla. Lo avresti saputo
 come un giorno lontano sapevi che un corpo
                era steso al tuo fianco.
                    Dormivi leggera
        sotto un'aria ridente di labili corpi,
     amorosa di un nulla. E l'acuto sorriso
   ti percorse sbarrandoti gli occhi stupiti.
  Non è più ritornata, dal nulla, quell'alba?


Da Poesie del disamore (1934-1938)

Cesare Pavese 

1 commento:

  1. ...l'attimo si crea per poi diventare sogno...

    e il sogno per non dimenticarlo mai!

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