martedì 26 giugno 2012

Prince Charmant

Nel languido svenire dei teneri
Pomeriggi che muoiono voluttuosamente
L’ho cercato in mezza a tutta la gente.
L’ho cercato nelle ore silenziose
Delle notti della mia anima tenebrose!
Bocca che sanguina baci, fiore che sente…
Occhi assorti in un sogno, umilmente…
Mani piene di violette e rose…
E mai l’ho incontrato!… Prince Charmant
Come cavaliere audace di racconti vecchi
Forse nelle nuvole della mattina verrà.
Ah! Tutta la nostra vita va come una chimera
Tessendo in fragili dita fragili merletti
- Non si incontra mai Colui che si spera!…


Florbela Espanca (1894-1930)

venerdì 22 giugno 2012

Fascino

Vischio è il tuo bacio, Timario,

fuoco gli occhi tuoi.

Brucia il tuo sguardo,

la tua carezza strugge.


Meleagro di Gàdara (II sec a.C.)

mercoledì 20 giugno 2012

I fiori mi dicono addio

I fiori mi dicono addio, Scrollando in giù le corolle, Perch'io mai più rivedrò Il suo volto e il paese natio. Non importa, mia cara, non importa! Li ho visti ed ho visto la terra, E accolgo questo brivido tombale Come se fosse una nuova carezza. E poiché penetrai l'intera vita Passandole dinanzi sorridendo, Mi dico ad ogni istante Che a questo mondo tutto si ripete. Verrà un altro, e che importa! La tristezza Non cancella chi parte: per la donna Abbandonata e cara comporrà Il successore un canto ancor più bello. E nel silenzio ascoltandolo Dal nuovo amante l'amata, Di me può darsi si ricorderà Come di un fiore che non si ripete. 

 Sergej Esenin


martedì 19 giugno 2012

Tanto gentile e tanto onesta pare

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.

Da: Vita Nova

Dante Alighieri

venerdì 15 giugno 2012

Ricordo una stagione

Ricordo una stagione in mezzo a colli
immensi, affaticata dal soffiare
della notturna tramontana. Un gelso
gemeva negli strappi, così alto
che talora il suo grido mi svegliava.

Ieri nel ritornarvi non sembrava
passato altro che un giorno.
La tramontana ci infuriava intorno.
Contro il cancello, intatta, era restata
una mia antica rosa morsicata.

Come un grumo di sangue
quest'ora buia al tempo si rapprende.
Più nessuna barriera mi difende
dal vento amaro.

L'estate in gloria che su queste strade
per me ha brillato un giorno, ora sepolta
mi mulina le ceneri sul cuore.

E' notte e inverno. E tu sei morto, amore.

Maria Luisa Spaziani

domenica 10 giugno 2012

Nostalgia

Là in Maremma ove fiorio

La mia triste primavera,

La' rivola il pensier mio

Con i tuoni e la bufera:

La' nel cielo librarmi

La mia patria a riguardar,

Poi co'l tuon vo' sprofondarmi

Tra quei colli ed in quel mar.


Giosuè Carducci

martedì 5 giugno 2012

All'orecchio di una ragazza


 Non volli.
Non volli dirti nulla.
Vidi nei tuoi occhi
due alberelli folli.
Di brezza, di riso e d'oro.
Oscillavano.
Non volli.
Non volli dirti nulla.


Federico Garcia Lorca

sabato 2 giugno 2012

Antico, sono ubriacato dalla voce

Antico, sono ubriacato dalla voce
ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono
come verdi campane e si ributtano
indietro e si disciolgono.
La casa delle mie estati lontane
t'era accanto, lo sai,
là nel paese dove il sole cuoce
e annullavano l'aria le zanzare.
Come allora oggi in tua presenza impietro,
mare, ma non più degno
mi credo del solenne ammonimento
del tuo respiro. Tu m'hai detto primo
che il piccino fermento
del mio cuore non era che un momento
del tuo; che mi era in fondo
la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso
e insieme fisso:
e svuotarmi così d'ogni lordura
come tu fai che sbatti sulle sponde
tra sugheri alghe asterie
le inutili macerie del tuo abisso.

Eugenio Montale