sabato 27 ottobre 2012

Il grido dell'acqua

O acqua, voce del mio cuore, che gridi tra la sabbia,
Tutta la notte gridi con lugubre grido,
Mentre io giaccio e ascolto e non so capire
La voce del mio cuore nel mio fianco o la voce del mare,
O acqua che gridi invocando riposo, sono io? sono io?
Tutta la notte l'acqua leva grido verso di me.

Acqua senza pace, mai sarà riposo
Fin che l'ultima luna tramonti e cali l'ultima marea,
E il fuoco della fine prenda ad ardere in occidente;
E il cuore sarà stanco e smarrito e griderà come il mare,
Tutta la vita gridando senza giovamento,
Come l'acqua tutta la notte leva grido verso di me. 


 Arthur Symons

mercoledì 17 ottobre 2012

Romance della luna, luna

La luna è giunta alla forgia,
in crinolina di nardi.
Il bimbo la guarda, guarda.
Il bimbo la sta guardando.
Nel turbamento dell'aria
muove la luna le braccia
e mostra, lubrica e pura,
i seni di duro stagno.
Fuggi luna, luna, luna.
Se venissero i gitani,
farebbero col tuo cuore
collane e anelli bianchi.
Bimbo, lasciami ballare.
Quando verranno i gitani,
tu giacerai sull'incudine
come fossi addormentato.
Fuggi luna, luna, luna,
sento già i loro cavalli.
Bimbo, attento, non pestarmi
quest'albore inamidato.

Il cavaliere giungeva
sulla pianura, rullando.
Dentro la forgia il bambino,
giace come addormentato.
Venivano tra gli olivi,
bronzo e sogno, i gitani.
Con le palpebre socchiuse
e le teste sollevate.

Come canta il barbagianni,
ah come canta sull'albero!
Vola nel cielo la luna
con un bambino per mano.

Piangono dentro la forgia,
lanciando grida, i gitani.
Il vento la veglia, veglia.
Il vento la sta vegliando.

Federico Garcia Lorca