Ricordo una stagione in mezzo a colli
immensi, affaticata dal soffiare
della notturna tramontana. Un gelso
gemeva negli strappi, così alto
che talora il suo grido mi svegliava.
Ieri nel ritornarvi non sembrava
passato altro che un giorno.
La tramontana ci infuriava intorno.
Contro il cancello, intatta, era restata
una mia antica rosa morsicata.
Come un grumo di sangue
quest'ora buia al tempo si rapprende.
Più nessuna barriera mi difende
dal vento amaro.
L'estate in gloria che su queste strade
per me ha brillato un giorno, ora sepolta
mi mulina le ceneri sul cuore.
E' notte e inverno. E tu sei morto, amore.
Maria Luisa Spaziani
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