I miei incantesimi sono infranti.
La penna mi cade, impotente, dalla mano tremante.
Se il mio libro è il tuo caro nome, per quanto mi preghi,
non posso più scrivere. Non posso pensare, né parlare,
ahimè non posso sentire più nulla,
poiché non è nemmeno un'emozione,
questo immobile arrestarsi sulla dorata
soglia del cancello spalancato dei sogni,
fissando in estasi lo splendido scorcio,
e fremendo nel vedere, a destra
e a sinistra, e per tutto il viale,
fra purpurei vapori, lontano
dove termina il panorama nient'altro che Te.
Edgar Allan Poe
...i sogni sono infiniti...basta riaddormentarsi...e riprendere a sognare...e chi lo sa...forse qualcosa di più bello ed eccitante!
RispondiEliminaMammamia com'è bella.
RispondiEliminaAddio, sei troppo prezioso perché io ti possegga,
RispondiEliminae assai probabilmente tu conosci la tua stima;
la carta dei tuoi pregi ti consente di affrancarti;
i miei titoli su di te sono tutti scaduti.
Perché come ti tengo se non per tua concessione,
e di tale ricchezza dov'è il mio merito?
Ragione di questo bel dono a me manca,
e così il mio diritto si sperde e a te si rende.
Tu desti te stesso, ignorando allora i tuoi pregi,
o me, a cui ti desti, prendendo per un altro;
così il tuo gran dono, cresciuto su un malinteso,
se ne ritorna a casa, ora che tu giudichi meglio.
Ti ho avuto, quindi, come un sogno che lusinga:
nel sonno un re, al risveglio tutt'altro.
W. Shakespeare
Bell'angolo Daniela... la poesia ci salverà!
Sì, la poesia un giorno salverà tutti, così come oggi salva noi. Grazie e benvenuto/a! Daniela
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