mercoledì 11 gennaio 2012

La campanella

       Campanella d'argento, del convento
 
      Qui presso: voce di lontana infanzia

    E' in quel fresco tinnire, che mi giunge
      
         Or sì or no nell'ore più raccolte

  Della giornata; e meglio all'alba, quando
 
    Mute sono le strade e muto è il cielo.

Torno bambina: ho treccia al dorso, asciutte
        
         Gambe di capriola, occhi ridenti
   
     Pieni d'aprile: vo con la mia mamma
  
    A messa, per viuzze ancor nel sogno
  
    Del primo albore, colme d'un silenzio
   
    Abbandonato, che sol rompe un'eco

Di campanella: - oh, mai non fosse, mamma,
    
      venuto il giorno a dissipar quell'alba.



Ada Negri

1 commento:

  1. ...e nel rimenbrare l'eco di una campanella, molte albe e altrettante sere ti attraversano la vita!

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