Mi sfuggi, Cloe: sei come un cerbiatto
che cerca alla montagna senza vie
la madre spaventata, e porta in cuore
timore vago di vento e di selva:
e se al venire della primavera
abbrivida la frasca,
se il ramarro sfruscia tra il rovo,
tremi nel cuore e nei ginocchi.
Ma non t'inseguo io come una tigre feroce,
un leone d'Africa, non voglio infrangerti.
Allora lascia la madre,
è tempo di marito.
Quinto Orazio Flacco
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